Imbarcazione che affiancava la feluca nella pesca del pescespada e che aveva la funzione di catturare la preda . Si pensa che il suo nome derivi da "linter" un'antica barca usata dai romani con un fondo piatto lungo 24 palmi (circa 6 metri) largo 1,65 metri, di colore nero aveva una forma snella e molto slanciata con fondo tondeggiante per consentire pochissimo pescaggio, spinto da quattro remi tutti con una lunghezza diversa uno dall'altro che assumevano delle funzioni ben precise.
I due di poppa poggiavano su dei supporti (antinopuli) più esterni delle murate di circa un metro per bilanciare meglio il movimento dell'imbarcazione; al centro della barca vi era un albero alto circa 3 metri dove trovava posto un membro dell'equipaggio ("u farere") che seguiva i vari movimenti della preda fino all'ultima fase dell'attaco; sulla parte anteriore dell'imbarcazione (stranamente su questo tipo di barca chiamata poppa) si trovava il lanciatore ("u lanzaturi") che infiocinava la preda; altra particolarità la si poteva trovare (fino ai primi anni del Novecento) nella parte centrale dove su una panca vi erano posizionati 3 rematori che davano le spalle al senso di moto, quello centrale in base alle manovre da eseguire aiutava chi usava il remo di dritta o chi usava il remo di sinistra, tale metodo prendeva il nome di "sittata" o a "croce" per questo motivo i componenti dell'equipaggio avevano sempre lo stesso compito ed erano preparati a compierlo già da piccoli vista l'importanza che questa imbarcazione ricopriva per la pesca del pesce spada.
In tempi più recenti i forse per agevolare meglio le manovre ed alleggerire l'imbarcazione i rematori passarono a 4 e tutti si trovavano rivolti verso il senso di moto. Arrivando ai giorni nostri visto l'utilizzo delle feluche con passerella la figura del luntro andò scemando, tutt'oggi qualche modello motorizzato simile a quelli antichi lo si può notare solcare lo Stretto a pesca di pesci Mola.
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L'equipaggio del luntro era composto da 7 elementi: "u fareri" posizionato nell'albero centrale dell'imbarcazione col compito di avvistare e tenere sott'occhio la preda; l'arpionatore che stava sulla prua della barca pronto a colpire la preda ed i cinque rematori, due a poppa in piedi e tre seduti su una panca centrale che davano le spalle al senso di moto; in particolare il rematore centrale in base alle direttive date dal "fareri" aiutava o il rematore di dritta o quello di sinistra per effettuare più velocemente le manovre
Col passare degli anni forse per agevolare le manovre ed alleggerire l'imbarcazione da cinque i rematori passarono a quattro e quelli centrali non stavano più seduti in senso inverso ma erano sistemati in avanti seguendo il senso di marcia
